Dura 25 minuti, forse qualcosa meno. Ne vale la pena.

Si chiama “Il corpo delle donne“.

Cliccate e guardatene tutti, è un ordine.

Tutte queste paure in una volta sola? Piccina tu non devi andare al seggio elettorale, ma da un bravo psichiatra. Vedrai, potrà aiutarti.

Sulla tua cultura, che temi possa essere spazzata via, beh… su questo rassegnati. Sono cose cha capitano alle culture deboli come la tua. Ma se vuoi ti aiuterò a scoprire la cultura italiana, ricca, forte, multiforme e malleabile, capace di resistere a qualsiasi invasione. Sono millenni che lo fa, ormai è allenata. E sa addirittura come gestire una vera integrazione.

E se invece fosse stato un fucile?, avevano detto l’onorevole Cicchitto e altri due dopo aver visto le foto di villa Certosa, scandalizzati per la facilità con la quale l’amato leader era finito nel centro del mirino. Molti farabutti anarchici avranno pensato, in risposta: avessimo saputo che era così facile…

Immagino adesso quelle cattive persone l’acquolina che avranno in bocca. Un paio di clic e rendi felici due paesi, penseranno.

Bisogna però fare attenzione, nel momento in cui si scatta la foto, che non ci siano aerei di mezzo. Ho sentito dire che può capitare. E noi, a differenza di quanto facciamo con l’amato leader, abbiamo la brutta abitudine di proteggerlo, quel pezzo di merda a sinistra. E magari stavolta è un aereo di Stato carico di figa. Sarebbe un peccato.

Ps: questo blog (a differenza di quei due stronzi) ripudia la violenza. L’intento di questo post è unicamente polemico e non voglio in nessun modo istigare all’omicidio.

(La foto l’ho presa su sdreng.it)

Ho guardato le foto di Obama mentre visita le piramidi di Giza accompagnato da Zahi Hawass, e la prima cosa che ho fatto è stato cercare di scoprire dove cazzo si fosse nascosto Giacobbo. Poi dice che la televisione non ti condiziona.

Obama è la reincarnazione di Tutankhamon? Lo scoprirete su Voyager. Sì ma… (pausa, sorrisino, suspance a manetta) …dopo la pubblicità. 

Ormai è fin troppo facile criticare le cazzate che dice. Non c’è gusto, quasi.

Affidereste il futuro dei vostri figli ad un uomo come Silvio Berlusconi?

Questa domanda, come concetto, suona in fondo abbastanza simile a “fareste educare i vostri figli da…”, solo che eviterebbe la scontata reazione incazzosa dei figli di Berlusconi. Ed è anche molto più concreta, perchè ognuno i figli se li può educare da solo mentre il loro futuro è effettivamente nelle mani del capo del governo.

La risposta che sicuramente (e dico sicuramente) Franceschini avrebbe ricevuto sarebbe stata: “L’hanno già fatto, votando questo governo; perchè voglio ricordare a Franceschini che abbiamo vinto le elezioni e la sinistra si deve rassegnare e bla bla bla…” Immaginatevela con la voce di Gasparri questa risposta e risulterà molto credibile, o se non avete immaginazione guardatevi il Tg1 che tanto un giorno sì e l’altro pure capita di sentirla (se vi disturba vedere Gasparri mentre pranzate aspettate Porta a Porta, che è anche utile contro l’insonnia).

A questo punto bastava davvero poco per chiudere il discorso. Franceschini doveva solo replicare: come mai anche tutte quelle persone oggi guardano al futuro dei propri figli con preoccupazione ancora maggiore rispetto ad un anno fa? Evidentemente alle ultime elezioni hanno commesso un errore. Ora hanno la possibilità di scegliere se rimediare o insistere nell’errore.

Ripeto, basterebbe poco. Ma questa opposizione non è capace nemmeno di quel poco.

«…questa gente che sperava di venir qui a trovare un paese libero, democratico, in cui poter lavorare, in cui potersi affermare. Ecco, queste son cose che noi non possiamo permettere che succedano più nel nostro paese.»

Silvio, 30/3/1997, quand’era all’opposizione.

Si vede che ora sono tutti vacanzieri, che non vogliono affermarsi. O forse non sperano di venire a trovare un paese libero, democratico. Non so quale delle due. Se fosse la seconda, vorrà dire che in Libia è meglio che qua.

Mannaggia a Gaucci, che c’ha portato il Gheddafi sbagliato.

 

Sul sito di Repubblica, nella barra laterale – quella dei multimedia – c’è questo titolo: Fa musica solo con le mani, l’ultima scoperta della rete. Cliccando si arriva ad un video di un certo Gerry Phillips, alias gunecologist. Il suo primo video risale a due anni fa, in tutto ne ha caricati centotrenta. Alcuni hanno raggiunto due milioni di visualizzazioni, molti sono oltre le centomila. Diciamo che la rete è un bel pezzo che l’ha scoperto.

È una cosa da poco, ma mi sembra comunque significativa. Ho l’impressione che quando si parla di internet questi siano sempre un passo indietro. Buoi che si fanno trainare dal carrozzone. Anche sulle cazzate.

Ieri sera ho visto “Disastro a Hoollywood“, di Barry Levinson. Come ho letto in giro, mai titolo fu più azzaccato. Qualcuno dovrebbe dire al regista (uno bravo, capace di fare filmoni come “Good Morning, Vietnam” o “Rain man”) che per rendere più veloce un film non basta accelerare alcune scene.

La trama gira intorno a due/tre fatterelli che capitano al protagonista, e decidono di farlo tutti in due settimane, incasinandogli parecchio i ritmi. Potrebbero bastare, se ci dai dentro ad approfondirli. Cosa fattibile, visto che uno riguarda i dissidi tra un regista schizzato che vuole difendere la sua presunta libertà artistica e i superproduttori che ci mettono i soldi e sono interessati solo ai numeri al botteghino. E le vicende di un Bruce Willis barbuto possono diventare un simpatico contorno. Ma se non lo fai, se non approfondisci, è dura tirare fuori un’ora e cinquanta di film. 

Oggi ho scoperto che Levinson è stato anche il regista di quella roba patetica dal titolo “L’invidia del mio migliore amico”, cioè come avere Ben Stiller e Jack Black insieme e sprecarli miseramente. Si vede che c’ha preso gusto, dato che ha replicato. Nel senso che se hai un John Turturro non puoi ridurlo ad un’ora e mezza di rutti isterici.

Insomma questo film è una gran rottura di coglioni, uno dei film più noiosi che abbia visto ultimamente. L’idea poteva anche essere buona, gli attori c’erano e magari in mano ai fratelli Coen in vena di commedia poteva venir fuori un gran bel film. Non è andata così.

Qui un post di Homoeuropeus, nel quale segnala un’interessante intervista a due parlamentari europei uscenti, il più vecchio e la più giovane.

Qui l’intervista. È in francese, ma anche io che il francese non lo conosco sono riuscito a seguire il discorso.

Perle ai Proci

"...e non gettate le vostre perle davanti ai Proci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi." [Ulisse]

Ipse Dixit

"...l'ho scritta io, ma è una porcata!" [R.Calderoli]

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